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"Essenzialmente", come recita il...
...titolo di una sua canzone, Patrizia Laquidara e una grande interprete.
Perche, contro le tendenze di oggi il rock urlato, il pop zuccheroso, la world musicglobalizzata, il jazz stentoreo e candeggiato, la musica popolare contaminatae denaturata- patrizia sembra proporre , evitando archetipi o modelli, la figura dellartista lontana dai riflettori.
Lartista che canta prima di tutto per se, poi per i suoi musicisti ed infine per il pubblico.
Non e snobismo ma simbiosi con il mondo che la circonda, non e ricerca filosofica o zen , non e in ultimo teatralismo ma la voglia di condividere ,con chi le sta accanto, un pensiero, un sorriso, un passo di danza.
E la pura essenza del canto: ritmo, bellezza, melodia, tecnica. E semplicemente bravura..
Dolcezza e crudelta sono i sentimenti che definiscono al meglio questa giovane interprete racchiusa , a volte, tra Patty Smith (che ricorda nei vocalizzi sciamanici di Sciroppo di mirtilli, una rappresentazione fanciullesca delle stelle del cielo) e Fiorella Mannoia: nelléleganza, nella profondita e nella leggerezza della voce, nel superare i confini delléssere o non essere una musicista che si lascia definire da cio che essa stessa ha creato, cioe un nuovo modo di far seguire una parola allaltra intrecciandole a note di seta.
Patrizia, laltra sera di fronte a circa centocinquanta appassionati per Esterno Notte Suoni, ama i disegni delloscurita e tutto cio che ad essa appartiene .
Le sfumature e le ombre, i silenzi, la tenerezza mista a sensualita .
Patrizia , seppur ami la musica brasiliana non sono mancati brani di Antonio Carlos Jobim e Caetano Veloso possiede una voce tremendamente attraente.
Quasi convivessero in lei il mistero del fado portoghese (piu un atteggiamento esteriore che unimpostazione vocale), la fatale attrazione nei confronti della musica popolare- laltra sera si e arrivati fino in Cecoslovacchia, quando ancora si era lontani dalla divisione della nazione in due e di quella leggera.
Graditissima, infatti, la sorpresa per voce sola e chitarra di Non pensare a me di Claudio Villa.
Eppure Patrizia sa giostrarsi ,in egual misura, tra sentieri di lacrime e ispidi amoreggiamenti in prosa, tra la gravita emozionale di Uirapuru , brano che recupera la musica caratteristica del Nord -Est del Brasile e Le Rose ,un visionario bozzetto poetico scritto con Fausto Mesolella degli Avion Travel. E la voce scivola , offre rotondita e sempre nuovi significati alle frasi , disegna elissi sobrie ma avvolgenti, evita la durezza per sposare la chiarezza ma non lévidenza.
Ed e abile nel trasformare una canzone a volte declinando verso il parlato piu che altro una timida intenzione- in racconto .
Poi lintonazioe sembra sciogliersi nellaria , riprendere quota , pungere lanima, sgattaiolare con candore tra crescendi acuti ,scat e soffici, sospirati episodi di vita.
Patrizia dimostra, nel continuo passaggio tra i suoi molteplici interessi musicali , uninnata naturalezza.
Una spontaneita espressiva che si avvicina alla ricerca di un amore perfetto.
Che questo sia poi Mielato o da Lividi e fiori sembra non avere molta importanza: perche Patrizia canta , e lo fa Per causa damore. Tutto il resto non conta.
Davide Ielmini
(La Prealpina , venerdi 30 luglio 2004)
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