Nel 1974 Philippe si è alzato in volo.
Si, certo, ha volato.
Ha camminato su una corda tesa a 412 metri d'altezza
e ha invocato tutti gli dei...
del vuoto, dell'aria, del silenzio, dei piedi,
delle funi, della folla sottostante.
Philippe ha rotto il vuoto, ci è andato contro,
lo ha penetrato e poi amato.
Philippe ha udito e sentito il vero silenzio.
Ha avuto il cielo come teatro, nel teatro del cielo...
Così, si dice.
E ha sorriso, con disprezzo alla gravità.
Ha sfidato la paura e l'alito minaccioso del vento
(essere come lui, si, cerco un atto di coraggio!)
Ha raggiunto il miracolo dell'equilibrio.
Perchè il passo di un funambolo sulla sua corda tesa
è tra le cose più belle e poetiche che un uomo
possa incontrare alzando gli occhi.
(Patrizia)
(particolari del dipinto "L'equilibrio è un miracolo"
di
Miriam Pertegato)