L’Atto Creativo laboratorio con Patrizia Laquidara
Per cantanti e non:
Questo appuntamento è una possibilità per incontrare la nota artista ed approfondire il tema del processo creativo: cosa si mette in moto in noi quando diamo vita ad una nuova idea, un
progetto che vogliamo realizzare? Cosa blocca il processo creativo?
Quali parti di noi si inceppano quando i progetti che abbiamo dentro non trovano lo sbocco per venire alla luce?
Cosa accade quando la paura di esporci e di mostrarci, di non essere adeguati dà forma ad un corpo in tensione, una postura sbagliata?
“Faremo diversi esercizi fisici e lavoreremo sulla nostra voce, sul respiro, affinché diventi un compagno che ci aiuti a espanderci nel mondo, su un canto che e’ terapeutico anziché
competitivo, sulle risonanze che troveremo in noi, nelle altre persone e nei luoghi che abitiamo.
Ritroveremo il canto che ci ha accompagnato ed emoziona, la canzone che ci portiamo dentro o che vorremo scrivere, anche soltanto nel nostro diario personale. È un cammino lungo quello
che ci rende persone libere di realizzare i propri sogni, un percorso che ci fa rialzare dai buchi dove spesso cadiamo e ci permette di rinascere, un cammino che a volte costa fatica ma vale la pena di intraprendere, e, se in compagnia, è ancora meglio.” Patrizia Laquidara
—-> Obiettivi:
La prima parte, più fisica, è un’occasione di ricerca vocale e sensoriale dove il canto non viene inteso come performance, ma come uno strumento di connessione con se stessi e gli altri. Nel
cantare insieme non c’è competizione, anzi è necessario sviluppare al massimo l’attenzione verso l’altro e verso se stessi. Andremo alla scoperta di noi stessi, del nostro suono, attraverso
esercizi, anche fisici, di percezione e di ascolto. Si lavorerà a migliorare la consapevolezza corporea, al fine di “sentire” in modo nuovo la propria presenza del corpo nello spazio senza
trascurare la voce, esplorando i suoni del corpo e ciò che nel nostro suono può essere terapeutico per noi e per gli altri. Nella seconda parte ci soffermeremo sulla forma canzone:
cos’è una canzone? Come ci parla intimamente una canzone? come parla di noi, quali sono le canzoni che ci accompagnano, che descrivono il mondo interiore ed esteriore che viviamo,
come viene scritta una canzone? Come trovare il giusto modo di interpretarla? Infine, qual è la nostra canzone?Come possiamo lavorare a un testo? Qual è la nostra canzone? Come ci si
approccia a una canzone, come possiamo trovare la giusta interpretazione? Come possiamo lavorare a un testo?
—-> Contenuti:
la ricerca di una voce in cui ci riconosciamo e in cui ci sentiamo a casa, la ricerca, la percezione e l’ascolto del nostro corpo e della nostra voce nello spazio che ci circonda, all’interno del
nostro corpo e in risonanza con la voce e il corpo degli altri, attraverso tecniche fisico-vocali e di rilassamento, attraverso il canto di melodie ancestrali e filastrocche popolari che ci insegnano a far dialogare la voce col silenzio che e’ la materia da cui estrarre il suono. Faremo un viaggio tra le canzoni mostrando come esse possono raccontare la storia e un
viaggio dentro “la nostra canzone” lavorando a ciò che emotivamente ci dice un testo, una melodia.
—-> Destinatari:
Il laboratorio è aperto a tutti, ai cantanti ma anche a chi non ha esperienza di canto, né musicale. E’ aperto a chi ha voglia di mettersi in gioco, a chi si è commosso di fronte a una
canzone, a chi almeno una volta nella vita ha scritto un pensiero, un diario.
—-> Materiale:
Portate una o due canzoni in italiano, il testo, un blocco per gli appunti , una penna E’ richiesto anche un abbigliamento comodo e caldo. Sara’ possibile lavorare anche a dei brani di propria composizione.
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PATRIZIA LAQUIDARA – brevi note biografiche:
Siciliana di nascita e veneta d’adozione, Patrizia Laquidara è una tra le figure più inafferrabili, poliedriche e brillanti della nuova musica d’autore, definita dalla critica “una firma talmente personale da risultare unica”, “un’artista capace di assoluta credibilità” e “una delle voci più intense e liriche della nostra musica cosiddetta leggera”. Cantautrice, scrittrice ed – occasionalmente – attrice, esordisce nella 13ª edizione del Premio Città di Recanati (oggi Musicultura). L’accoglienza è dirompente: suoi sono i premi per la miglior interpretazione, quello per la miglior musica ed il premio della critica.
Il primo album di inediti (dal titolo “Indirizzo Portoghese”, nel quale spicca uno splendido duetto con Mario Venuti sul brano dal titolo “Per Causa D’Amore”) arriva nel 2003 e le vale l’invito al Festival di Sanremo nella categoria “Nuove Proposte” durante il quale si aggiudica il Premio Alex Baroni per la migliore interpretazione oltre al Premio assoluto della critica Mia Martini.
Nel 2005 è chiamata ad eseguire il brano portante del film “Manuale D’Amore” (per la regia di Giovanni Veronesi, interpretato – tra gli altri – da Carlo Verdone, Sergio Rubini e Margherita Buy). Il risultato è la intensissima “Noite Luar”, a firma di Paolo Buonvino e della stessa Laquidara, che le varrà inoltre la nomination per i David di Donatello di quell’anno nella sezione “Migliore canzone originale”.
Il 2007 è l’anno del suo secondo disco (“Funambola”), prodotto dall’icona della musica tropicalista e sperimentale Arto Lindsay, oltre che da Patrick Dillett.
L’album la porta a suonare in tutta Europa, in Brasile, in Marocco, in Giappone e negli Stati Uniti. “Funambola” sarà inoltre indicato dal comitato del Premio Tenco come uno dei cinque dischi più belli della stagione.
Nel 2011 dà alle stampe “Il Canto Dell’Anguana”, un riuscitissimo album-indagine sulle tradizioni musicali dell’alto vicentino. L’accoglienza entusiastica della critica la porta sino a conquistare la Targa Tenco per il “Miglior album dialettale”.
Negli anni che seguono l’attività concertistica è praticamente ininterrotta, ma la Laquidara trova il tempo per recitare a teatro, al cinema (nei film “Ritual – Una Storia Psicomagica” con Alejandro Jodorowsky e “Le Guerre Orrende”, entrambi per la regia congiunta di Giulia Brazzale e Luca Immensi), di ideare e condurre programmi per la Radio Svizzera Italiana, di duettare su disco o dal vivo con artisti internazionali (uno tra tutti Ian Andreson, dei Jethro Tull) e di pubblicare una raccolta di poesie dal titolo “Alphonsomangorey”.
Il 26 ottobre 2018 è uscito il suo quinto album dal titolo “C’è qui qualcosa che ti riguarda”, album “consapevolmente” indipendente (come ama definirlo lei) sostenuto dall’ottima campagna di crowdfunding che ha coinvolto un pubblico appassionato e generoso, arrivando in una settimana a raddoppiare la cifra richiesta. L’album, anticipato dai due singoli “Marciapiedi” e “Sopravvissuti”, vede la produzione artistica del pianista, arrangiatore e compositore Alfonso Santimone.
La canzone “Il Cigno (The Great Woman)”, contenuta in “C’è qui qualcosa che ti riguarda”, è tra le 10 canzoni finaliste del Premio Amnesty International Italia – Voci per la Libertà.
L’album è tra i cinque finalisti per il “Miglior album in assoluto” del Premio Tenco 2019.
Il 2019 la vedrà occupata anche con la pubblicazione del suo primo libro “Ti ho vista ieri”, edito dalla casa editrice Neri Pozza.
È direttrice artistica di “Il Canto della Sisilla”, festival musicale e teatrale nel cuore delle piccole Dolomiti.
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COSTO:
90 EURO
Il pagamento è obbligatoriamente anticipato al momento dell’iscrizione. In caso di assenza al workshop la quota NON verrà rimborsata (per motivi fiscali e organizzativi).
MODALITA’ DI ISCRIZIONE:
Inviare una mail a: lospaziodellearti@gmail.com oppure chiamare il 347-5574352 chiedendo il modulo di iscrizione, nel quale saranno indicate le coordinate bancarie per il pagamento tramite bonifico bancario.
Ad ogni partecipante verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
SEDE DEL WORKSHOP:
“Lo Spazio delle Arti” a Castelfranco Veneto (TV), in Via G. Matteotti 14/C. E’ la via laterale alle poste del centro storico (nel condominio dove c’è Vodafone e Argos Energia). Fuori dalla Scuola c’è un ampio parcheggio.
DOVE MANGIARE:
Durante la pausa pranzo i partecipanti solo liberi e la Scuola rimane chiusa. Tuttavia, per chi vuole c’è la possibilità di un pranzo conviviale c/o “La Favorita Pizzeria Ristorante”. E’ raggiungibile tranquillamente a piedi dalla Scuola e ci applicano un prezzo di favore.
DOVE DORMIRE:
Per chi arrivasse da fuori città, abbiamo una convenzione con il “B&B Magrine”. (https://www.facebook.com/Magrine-societ%C3%A0-agrituristica-143279095745267/)
Per pernottare contattare direttamente il B&B (348-0648253 www.magrine.it).